"Le Agenzie stampa"… le macro-fonti.

 

Le agenzie stampa, nate nell'epoca della "penny press", sono classificabili come "raccoglitori e smistatori di notizie". Senza il loro contributo i giornali, specie i quotidiani, dove il tempo per "trovare" fonti , "recarsi sul luogo" ed elaborare notizie è ridotto al minimo, avrebbero molte meno unità-notizie impaginate, e sarebbero quindi in svantaggio rispetto alla concorrenza. facendo affidamento su strutture complesse come le agenzie stampa, invece, composte anche da centinaia di collaboratori, le redazioni dei giornali possono contare su una quantità garantita di materiale informativo più o meno "grezzo", su cui impostare la personalità del proprio prodotto sciegliendo di approfondire certi temi piuttosto che altri. Tuttavia la crescita esponenziale delle agenzie stampa è da considerarsi come una delle principali cause dell'omologazione delle notizie. infatti le notizie e le informazioni vengono scelte, raccolte e classificate in categorie di contenuto sempre più standardizzate e rigide, poichè facilmente vendibili ed inseribili nelle normali procedure produttive delle redazioni. (routines produttive)

Quindi le agenzie, teoricamente "distorcenti", eppure indispensabili quanto i giornalisti che vi lavorano, sono le portatrici della "materia prima", anche se spesso qui in Italia c'è la cattiva abitudine, da parte delle varie testate, di non citarne la paternità sulle notizie divulgate.

Storicamente le prime agenzie fiorirono negli U.S.A. con la Associated Press, o in Inghilterra con la Reuter, o in Unione sovietica con la Tass, seguendo, o inseguendo, l'evolversi del mercato dell'informazione.

In Italia le più importanti, con uffici centrali a Roma, sono quattro :L'Ansa, fondata da un consorzio di editori dopo la liberazione di Roma, l'Agi, (che appartiene all'Eni), l'Adn-Kronos (privata), e l'Asca (cattolica). tutte si occupano di notizie a 360 gradi, anche se con delle priorità e specializzazioni lievemente diverse. Tuttavia oggi grazie ai sistemi telematici , alle nuove tecnologie, e all'evoluzione di internet, tutte le agenzie, anche quelle con meno risorse e "fisicamente" meno estese sul territorio, riescono ad avere accesso alle più varie fonti d'informazione circolanti (più o meno ufficiali), incrementando la quantità (più raramente la "tipologia") di notizie possibili, cancellando gli spazi geografici, riducendo drasticamente i tempi di trasmissione ( il mito del "tempo reale"), quindi vivacizzando "in toto" il mercato dell'informazione.

L'altra faccia della medaglia è un controllo sempre meno efficace sull'attendibilità delle notizie trasmesse e raccolte.

accanto al modello di "agenzia stampa generalista" vi è poi una notevole quantità di altre agenzie, specializzate esclusivamente in particolari campi di notizie, es. il mondo sportivo o automobilistico (ASA Press), di particolare interesse per le testate tematizzate. inoltre oggi si assiste anche ad un costante sviluppo delle "redazioni giornalistiche tematiche", organizzazioni di professionisti dell'informazione e della comunicazione che costruiscono dei nodi informativi (sfruttando le potenzialità della rete), perlustrando tutti gli aspetti di campi tematici (notizie -persone -eventi) spesso "trascurati" dall'informazione convenzionale. Un valido esempio di Press Service tematico, operante in internet, è la ComS (agenzia per la visibilità del sociale e del volontariato).

 

Il futuro è un terreno incerto, tuttavia si ritiene probabile che la specializzazione tematica riguarderà il 90% delle nuove agenzie che fioriranno, poichè parallelamente crescerà, e si imporrà come tratto distintivo, la specializzazione tematica dei new media, e quindi dei futuri spazi d'informazione e divulgazione.

 

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